Israele – Palestina – 2011

Un po di musica per accompagnare 🕺🏻
Aidan Doherty

La vita e la cultura israeliano-palestinesi mi hanno lasciato profondamente affascinato. Ogni singola istantanea di vita quotidiana si presenta come un quadro.

Fin da subito è tangibile la forte influenza della religione su ogni altro aspetto della vita.

A Gerusalemme la religione condiziona fortemente non soltanto gli usi e i costumi degli abitanti ma anche l’architettura caratterizzata da forme e simbologie religiose.

Nella città vecchia di Gerusalemme le case sono prevalentemente costruite con la stessa pietra dalle caratteristiche tinte giallo – rosate.

Nei luoghi di culto l’atmosfera sembra essersi cristallizzata ad epoche e tradizioni ormai per noi occidentali molto lontane.

Permane una netta discrepanza di status e ruoli sociali tra uomini e donne: ne costituisce emblema la separazione anche nel momento della preghiera.

Immancabilmente i luoghi di culto sono presidiati da militari armati di tutto punto.

D’ altronde le aree geografiche in questione non hanno mai raggiunto una stabilità politico-religiosa duratura.

Nei grandi ed affollati mercati, immediatamente lo sguardo viene catturato dalle tipiche piramidi di spezie. In questa atmosfera caotica e colorata, spesso capita di perdersi tra odori e sapori caratteristici delle differenti tradizioni culinarie.

Vale la pena visitare, nonostante i turisti non siano molto graditi, il quartiere Mea Shearim, un’area popolata da Ebrei Haredi.

Qui l’attività svolta in prevalenza è lo studio della religione, a discapito di tutto il resto.

Il progresso non ha scalfito le tradizioni più antiche ed tempo sembra essersi fermato.

Pertanto viste dall’esterno, le condizioni di vita sembrano carenti e precarie.

Tra Israele e Palestina c’è una vera e propria frontiera, varcando quella barriera di filo spinato ed entrando in contatto con la popolazione, saltano subito all’occhio le condizioni sociali degradate.

Di frequente gli edifici sono distrutti ed abbandonati.

La maggior parte dei venditori ambulanti utilizza posti di fortuna per esporre la propria merce.

In Palestina le grandi difficoltà provocate da decenni di conflitti ancora oggi irrisolti con il vicino Stato d’Israele, sono tangibili.

Tel Aviv si presenta come una realtà più moderna e dinamica. L’architettura è molto variegata: ad antichi palazzi diroccati si affiancano edifici più nuovi e grattacieli che sembrano voler richiamare una City anglosassone.

In contraddizione con il tentativo di essere al passo con i tempi, permangono alcune caratteristiche tipiche delle più conservatrici realtà israeliane.

Pubblicato da eugeniocatalani

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